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L’Architettura mi consente di spaziare in molti ambiti dell’edilizia come della creatività. Ecco in cosa posso esserti utile.

PROGETTAZIONE ARCHITETTONICA

E’ la mia passione, il mio core business, l’attività che preferisco in assoluto. Progettare significa creare, modellare, dare forma a un’idea.

DIREZIONE LAVORI

Precisione, attenzione, scrupolo e deontologia professionale sono alla base della Direzione dei Lavori nell’interesse del miglior lavoro ottenibile.

INTERIOR DESIGN

Ripensare e arredare gli spazi domestici, gli spazi di vita, mi mette in connessione con le persone. Stare bene a casa significa migliorare la propria vita.

COMUNICAZIONE VISIVA

Branding, immagine coordinata, studio del logo e dei materiali di comunicazione, mi piace rappresentare visivamente ogni brand.

URBANISTICA

Ho avuto modo di fare esperienze significative in questo ambito e ho scoperto quanto sia affascinante una materia importante per la collettività.

LABORATORI CREATIVI

Adoro i bambini e mi diverto a sviluppare con loro e per loro laboratori creativi che stimolino il pensiero e la manualità.

I MIEI NUMERI

Caffè bevuti

Clienti Soddisfatti

Progetti consegnati

Laboratori Creativi

LE MIE COMPETENZE

AutoCAD 90%

ArchiCAD 80%

Photoshop 70%

Plastici 90%

La progettazione architettonica consiste in un processo logico-artistico-scientifico in grado di individuare forme, organizzazioni e processi atti alla creazione di spazi dedicati in cui l’uomo possa svolgere specifiche attività quali abitare, lavorare, rilassarsi, curarsi ecc.
Il progetto architettonico deve rispecchiare, interpretare e risolvere sia artisticamente che tecnicamente ogni aspetto relativo all’abitare inteso nell’accezione più ampia del termine. Renzo Piano, ebbe a dire che “l’architettura è il secondo mestiere più antico del mondo”

Comunemente si associa all’interior designer una figura più simile ad uno stilista d’interni, ma in realtà il progettista presta particolare attenzione agli aspetti pratici e funzionali del vivere lo spazio, ad esempio che i mobili abbiano il giusto dimensionamento, che siano rispettati gli spazi di passaggio, che gli arredi siano disposti in modo comodo e funzionale, che i materiali e le tecnologie siano di buona qualità, che non ci siano potenziali pericoli per la salute di chi usufruirà di questi ambienti,l’abbattimento delle barriere architettoniche, la ristrutturazione architettonica e l’ammodernamento per nuove destinazioni d’uso, che ci sia un buon isolamento acustico, un buon rapporto fra consumi energetici e comfort, che tutto l’ambiente sia in armonia tra l’ingombro degli spazi pieni e l’utilizzo degli spazi vuoti.

L’idea di creatività come atteggiamento mentale proprio (ma non esclusivo) degli esseri umani nasce nel Novecento. I primi studi sul fenomeno risalgono agli anni venti. Nella specie umana, mentre in alcuni campi – la matematica, per esempio – la creatività sembra svilupparsi meglio in giovane età, in altri – letteratura, musica, arti figurative – continua per tutto l’arco della vita.
L’atto del creare è stato a lungo percepito come attributo esclusivo della divinità: Catullo, Dante, Leonardo, infatti, non avrebbero mai definito se stessi dei creativi. Propri dell’uomo erano invenzione, genio e, dal 1700, progresso e innovazione. La parola creatività entra nel lessico italiano solo negli anni cinquanta.

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